La Giornata Mondiale del Caffè si celebra il 1° ottobre di ogni anno e rappresenta un’opportunità per riflettere sull’importanza del caffè, una delle bevande più consumate al mondo. Il caffè è molto più di una semplice bevanda: è un prodotto che coinvolge una vasta filiera globale che impatta milioni di vite e gioca un ruolo significativo nell’economia di molte nazioni. Tuttavia, le sfide legate alla sostenibilità della sua produzione sono enormi, ed è fondamentale che i consumatori siano consapevoli del loro impatto.
Secondo dati dell’International Coffee Organization, nel 2022 si sono consumate circa 10 miliardi di tonnellate di caffè in tutto il mondo. Il caffè è uno dei beni di scambio più importanti a livello globale, con oltre 125 milioni di persone che dipendono dalla sua produzione per il proprio sostentamento, soprattutto nei paesi in via di sviluppo.
L’industria del caffè: ecco qualche dato
Il valore del mercato globale del caffè è stimato a oltre 100 miliardi di dollari. Più di 60 paesi producono caffè a livello commerciale. Brasile, Vietnam e Colombia sono tra i paesi principali produttori al mondo, mentre spetta all’Europa il primato di essere il più grande consumatore di caffè, seguita dal Nord America.
Parliamo di sostenibilità: dati ed iniziative
La sostenibilità è un tema cruciale nella filiera del caffè, soprattutto alla luce degli impatti del cambiamento climatico. Le aree produttive di caffè sono sempre più minacciate da condizioni meteorologiche estreme, riduzione delle risorse idriche e la necessità di pratiche agricole più efficienti. Si stima che, a causa del cambiamento climatico, fino al 50% delle aree coltivate a caffè potrebbero non essere più idonee alla coltivazione entro il 2050. Il caffè coltivato in modo tradizionale, inoltre, richiede grandi quantità di acqua: per produrre una singola tazza di caffè possono servire fino a 140 litri d’acqua considerando l’intera filiera produttiva. Non aiuta, infine, l‘agricoltura intensiva legata alla produzione di caffè che contribuisce alla deforestazione e alla perdita di biodiversità in molte regioni tropicali.
Negli ultimi anni, molte iniziative sono state avviate per promuovere una filiera del caffè più sostenibile. Programmi di certificazione come Fair Trade, Rainforest Alliance e UTZ promuovono pratiche agricole sostenibili, condizioni di lavoro migliori per i coltivatori e il commercio equo. Queste certificazioni sono sempre più richieste dai consumatori consapevoli.
Il ruolo dei consumatori
In questo scenario resta fondamentale il ruolo dei consumatori: scegliere caffè proveniente da fonti sostenibili, supportare aziende che investono in pratiche eco-friendly e ridurre lo spreco di risorse (come capsule non riciclabili) sono azioni che possono fare la differenza.
In Carte Dozio siamo da sempre sensibili al tema della sostenibilità della filiera del caffè: uno dei nostri prodotti più performanti, in questo senso, è proprio la linea per cialde e capsule certificata biodegradabile e compostabile, secondo la norma europea UNI EN 13432, ideale per chi cerca un’alternativa green alla carta filtro termosaldante classica.
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